Nov
2
2012

Domande relative alla Prova di Idoneità ISVAP del 15 giugno 2012 - MODULO RIASSICURATIVO

Elenco delle domande relative alla prova di Idoneità ISVAP del 15 giugno 2012 - MODULO RIASSICURATIVO -


Elenco delle domande relative alla prova di Idoneità ISVAP del 15 giugno 2012 - MODULO RIASSICURATIVO -

A breve pubblicheremo le risposte corrette e commentate.

 

001. Cosa è la riassicurazione “finite”?

A)  Una forma di riassicurazione che, pur potendo contemplare un minimo di esposizione da parte del riassicuratore, si configura come una rendita finanziaria per l’impresa cedente.

B)  Una forma di riassicurazione dove vengono applicati gli schemi di riassicurazione tradizionale e quelli di riassicurazione finanziaria in forma congiunta.

C)  Una forma di riassicurazione cui vengono applicati unicamente gli schemi di riassicurazione finanziaria.

 

002. La commissione scalare riconosciuta dal riassicuratore alla cedente è determinata:

A)  In funzione dei costi di acquisizione e di gestione dell’impresa cedente.

B)  In funzione proporzionale ai sinistri che rientrano nel trattato.

C)  In funzione inversa della percentuale dei sinistri di competenza rispetto ai premi di competenza.

 

003. Che cosa si intende con il termine “premi originali”?

A)  Il montepremi ceduto al riassicuratore.

B)  Il montepremi che rimane alla cedente al netto delle quote di premi di competenza del riassicuratore.

C)  Il montepremi contabilizzato nell’esercizio della cedente per le polizze da essa sottoscritte, al netto di storni e tasse.

 

004. Il deposito della riserva premi e della riserva sinistri:

A)  È costituito in qualsiasi forma dell’impresa cedente a garanzia dei propri impegni verso il riassicuratore.

B)  È costituito dal riassicuratore, nelle forme previste dal trattato, presso la cedente a garanzia dei propri impegni.

C)  Deve avvenire presso la banca del riassicuratore a garanzia degli impegni della cedente verso gli assicurati.

 

005. Quale di questi rischi è di norma previsto nelle clausole di esclusione in un trattato di riassicurazione?

A)  Il rischio guerra.

B)  Il rischio incendio.

C)  Il rischio terremoto.

 

006. Come si determina per il riassicuratore l’utile di un trattato proporzionale?

A)  Premi + costi – sinistri.

B)  Premi – costi – sinistri.

C)  Premi + spese di acquisizione – riserva sinistri.

 

007. Quale è la differenza tra il trattato “Stop Loss” e quello “Excess Loss”?

A)  Il trattato “Excess Loss” riguarda i sinistri il cui importo supera la franchigia stabilita; il trattato “Stop Loss” compensa la cedente per la parte che eccede l’importo della franchigia stabilita per ogni singolo sinistro.

B)  Il trattato “Excess Loss” non fa riferimento a singoli sinistri ma all’insieme di tutti i sinistri che possono interessare in un determinato arco di tempo un dato portafoglio di rischi; il trattato “Stop Loss” interessa i sinistri che superano la franchigia stabilita.

C)  Nel trattato “Excess Loss” la copertura riassicurativa riguarda le somme dovute per ciascun sinistro che superino la cd. priorità; nel trattato “Stop Loss” il riassicuratore si impegna a compensare la cedente delle perdite nella gestione assicurativa che superino un certo rapporto sinistri/premi convenuto.

 

008. Quale di questi trattati di riassicurazione protegge al massimo l’impresa cedente da una perdita di bilancio per frequenza sinistri molto elevata?

A)  Eccedente.

B)  “Excess Loss”

C)  “Stop Loss”

 

009. Che cos’è una “cooperation clause”?

A)  La clausola che prevede il potere del riassicuratore di dare consigli e istruzione alla cedente.

B)  La clausola che prevede il potere della cedente di dare consigli e istruzioni al riassicuratore.

C)  La clausola che prevede l’obbligo del riassicuratore di mettere un tutor a disposizione della cedente.

 

010. Cosa si intende per “entrata portafoglio sinistri”?

A)  L’addebito al riassicuratore della riserva sinistri alla data di inizio del rapporto riassicurativo, indipendentemente dall’esercizio di appartenenza. Con l’entrata del portafoglio sinistri, il riassicuratore si impegna a pagare i sinistri in sospeso, accollandosi eventuali aggravi o beneficiando di possibili risparmi in fase di liquidazione degli stessi.

B)  L’accredito al riassicuratore della riserva sinistri alla data di inizio del rapporto riassicurativo, indipendentemente dall’esercizio di appartenenza. Con l’entrata del portafoglio sinistri, il riassicuratore si impegna a pagare i sinistri in sospeso, accollandosi eventuali aggravi o beneficiando di possibili risparmi in fase di liquidazione degli stessi.

C) Il deposito presso la cedente della riserva sinistri alla data di inizio del rapporto riassicurativo, indipendentemente dall’esercizio di appartenenza.

 

011. Che cosa rappresenta il massimale espresso su base MPL?

A)  L’ammontare del sinistro che eccede la somma assicurata.

B)  La stima dell’entità massima del sinistro che, in condizioni di normalità e salvo eventi eccezionali, può essere prodotto da un determinato rischio.

C)  Il massimale di polizza (somma assicurata) espresso in valore assoluto.

 

012. Nei trattati di riassicurazione facoltativi la dichiarazione di alimento quale valore riveste?

A)  È un onere a carico della cedente di presentare al riassicuratore la quietanza relativa al pagamento dell’indennizzo.

B)  È un obbligo a carico della cedente che è tenuta a comunicare al riassicuratore la stipula di un nuovo contratto cui dovrà applicare il contratto.

C)  È un semplice onere a carico della cedente di comunicare al riassicuratore la stipula di un nuovo contratto cui dovrà applicarsi il trattato.

 

013. Sono soggette agli adempimenti della circolare ISVAP n. 574/D del 2005 riguardante “le disposizioni in materia di riassicurazione passiva”:

A)  Tutte le imprese di riassicurazione con sede legale nel territorio della Repubblica e le sedi secondarie in Italia di imprese di riassicurazione con sede legale in uno Stato dello Spazio Economico Europeo o in uno Stato terzo rispetto allo Spazio Economico Europeo.

B)  Tutte le imprese di assicurazione e riassicurazione con sede legale nel territorio della Repubblica e tutte le imprese con sede legale in uno Stato dello Spazio Economico Europeo.

C)  Tutte le imprese di assicurazione e riassicurazione con sede legale nel territorio della Repubblica e le sedi secondarie in Italia di imprese di assicurazione e riassicurazione con sede legale in uno Stato terzo rispetto allo Spazio Economico Europeo.

 

014. In un trattato di riassicurazione “stop loss” con una franchigia all’80% del montepremi protetto ed una garanzia al 40% del montepremi protetto, a carico di chi è il cumulo sinistri che eccede l’assieme?

A)  Della cedente.

B)  Del riassicuratore.

C)  È ripartito proporzionalmente tra cedente e riassicuratore.

 

015. Nel trattato “Stop Loss” la franchigia e la garanzia:

A)  Si riferiscono al cumulo dei sinistri che colpiscono il portafoglio dei rischi ceduti.

B)  Si riferiscono ai singoli sinistri che colpiscono il portafoglio dei rischi ceduti.

C)  Si riferiscono rispettivamente ai premi e ai sinistri che afferiscono al portafoglio.

 

016. È possibile in un trattato proporzionale prevedere una partecipazione alle perdite da parte dell’impresa cedente.

A)  Sì, ma soltanto se la sinistralità dei rischi ceduti al trattato supera il 120%.

B)  No.

C)  Sì.

 

017. È possibile indicizzare all’inflazione i valori essenziali (franchigia e garanzia) di un trattato non proporzionale?

A)  Sì, previa autorizzazione dell’Autorità di controllo dell’impresa cedente.

B)  Sì.

C)  No.

 

018. Come la cedente può liberare il riassicuratore di un trattato in quota da ogni ulteriore responsabilità per i rischi in corso alla fine della sua partecipazione al trattato?

A)  Mediante restituzione della commissione ricevuta nella misura pari ad 1/3 dei premi ceduti.

B)  Mediante addebito della riserva premi.

C)  Mediante addebito della riserva sinistri.

 

019. In presenza di questi dati riferiti ad un trattato in eccedente, qual è in valore assoluto la capacità di sottoscrizione dell’assicuratore? (conservazione: 1 pieno di 30; riassicurazione: 4 pieni)

A)  160.

B)  150.

C)  120.

 

020. Che cosa si intende per “ritenzione dei rischi”?

A)  La quota o parte di rischio conservata in proprio dalla cedente.

B)  La quota di rischio ceduta al riassicuratore.

C)  La quota o parte di rischio retrocessa dal riassicuratore. 

Nov
1
2012

Bankitalia vara l'Ivass, ora tocca alla politica

l ruolo di consiglieri su due persone giovani che avranno molte deleghe operative

 

Martedì 30 ci sarebbe stato un incontro - raccontano alcuni osservatori - tra il governatore della Banca d'Italia e il ministro dello Sviluppo Economico. Ignazio Visco e Corrado Passera hanno parlato ancora una volta dello Statuto dell'Ivass ed esaminato una rosa di candidati al ruolo di consiglieri del neonato istituto di vigilanza delle assicurazioni...continua a leggere 

Fonte: La Repubblica Affari & Finanza 

 

 

Oct
30
2012

Intervista a Fabrizio Saccomanni, futuro presidente dell'IVASS: entro il 4 novembre lo statuto e le nomine

Ivass, il nuovo organismo in cui confluirà l’Isvap col compito di vigilare sulle assicurazioni sarà presieduto da Fabrizio Saccomanni, Direttore Generale di Banca d'Italia, e a decidere le strategie del nuovo organismo di vigilanza sarà...

 

 

Ivass, il nuovo organismo in cui confluirà l’Isvap col compito di vigilare sulle assicurazioni sarà presieduto da Fabrizio Saccomanni, Direttore Generale di Banca d'Italia, e a decidere le strategie del nuovo organismo di vigilanza sarà il Direttorio di Palazzo Koch integrato da due consiglieri nominati su proposta del governatore dal governo, previo assenso del ministro dello Sviluppo economico.

«C’è molto da fare in questo settore — afferma — perché c’è bisogno di un più attento controllo sulla stabilità finanziaria delle compagnie assicurative e sui cambiamenti di gestione e di governance». Quei cambiamenti cioè che sono richiesti dalla direttiva europea, la cosiddetta «Solvency II». «Si pensa spesso che le assicurazioni non corrano rischi, o comunque che ne corrano meno delle banche. Non è così, come purtroppo anche episodi recenti mostrano», dice Saccomanni, pronto a mettere a disposizione del mondo assicurativo, in queste settimane scosso dall’inchiesta sull’Isvap per la vicenda Fonsai, tutta l’esperienza della vigilanza di via Nazionale nei controlli sulla gestione finanziaria e appunto sugli sviluppi dei modelli organizzativi e di governance.

Perché avete chiesto di occuparvi anche di assicurazioni, le banche non vi bastavano?

«Non l’abbiamo certo chiesto noi. L’ha deciso il Parlamento, su proposta del governo, con una legge che risponde al trend che si è affermato a livello europeo: rafforzare le sinergie tra la vigilanza bancaria e quella assicurativa».

A che punto siete col nuovo Ivass e con l’assorbimento dell’Isvap?

«L’Isvap non verrà assorbito, ma si trasformerà nell’Ivass, che resterà un istituto di diritto pubblico, con autonoma personalità giuridica. Io lo presiederò, ma a decidere sulle linee strategiche della vigilanza assicurativa, assumendo i relativi provvedimenti, saremo in sette nel Direttorio integrato, sotto la guida del governatore. La legge chiede esplicitamente anche un piano di riassetto organizzativo che il Consiglio dell’Ivass dovrà varare».

I tempi?

«Entro il 4 novembre dovrà essere messo a punto lo statuto e varate le nomine. Per l’operatività del nuovo organismo è probabile che si arrivi alla fine dell’anno».

Sapete già come far funzionare la vigilanza assicurativa?

«C’è già un codice delle assicurazioni italiano e una vasta normativa europea, ma c’è molto da fare per realizzare le sinergie. All’inizio ci avvarremo della significativa esperienza e professionalità accumulata dello staff dell’Isvap. Ma poi dovremo uniformare modelli analitici e operativi. La Banca ha per tradizione svolto la sua funzione di vigilanza collegandola all’analisi statistica ed economica. All’Isvap, che dispone attualmente di risorse umane pari a circa il 5% di quelle della Banca d’Italia (350 persone), l’attività è stata prevalentemente di tipo normativo e amministrativo. Dovremmo anche rafforzare la funzione ispettiva e abbiamo l’impressione che all’Isvap ci sia bisogno di un massiccio investimento informatico. La stessa legge lo dà per scontato ».

E per quel che riguarda la finanza?

«Su questo fronte non vedo particolari problemi. Sappiamo cosa fare. Più complesso è il settore, nuovo per noi, dei danni e della Rc auto, un settore in cui le frodi abbondano— col risultato di far lievitare le tariffe—e in cui emerge un delicato e singolare rapporto tra cliente, che è obbligato a chiedere l’assicurazione, e la compagnia che è obbligata a fornirla, ma può fissarne le condizioni e il costo».

Che farete con la vostra quota in Generali? C’è conflitto di interesse?

«Un conflitto può esserci, non lo nego. Stiamo esaminando e discutendo anche con il governo come eliminare ogni rischio di conflitto; sono allo studio varie soluzioni, sulle quali preferirei non fare commenti al momento. Le assicuro comunque che all’entrata in vigore dell’Ivass, la soluzione sarà trovata». Per la Banca d’Italia sono in arrivo grossi cambiamenti anche per il trasferimento alla Bce delle decisioni sulla vigilanza bancaria.

Cosa succederà?

«Il progetto prevede che la vigilanza sulle banche dell’eurozona venga effettuata dalla Bce avvalendosi della collaborazione delle autorità nazionali. La responsabilità per le decisioni sarà assunta dal Consiglio direttivo della Bce dove siede il nostro governatore. Le decisioni saranno istruite da un comitato di supervisori dove la Banca d’Italia sarà presente. L’operatività concreta di vigilanza potrà essere svolta direttamente dalla Bce o essere decentralizzata alle autorità nazionali».

Per la Banca d’Italia significa più o meno impegno?

«In una riunione di lavoro con gli ispettori della Banca ho detto: imparate il tedesco perché d’ora in poi dovremo vigilare anche sulle banche della Germania. Ma al di là delle battute l’impegno della vigilanza non diminuirà, anzi».

Lei fa parte del «High Level Group on Supervision» presso la Bce. Avete già iniziato a lavorare?

«Stiamo lavorando da agosto sulle modalità con cui attuare la vigilanza a livello integrato. Dobbiamo inoltre predisporre il parere che il Consiglio direttivo della Bce dovrà dare sul progetto di regolamento in tema di unione bancaria predisposto dalla Commissione europea».

Ma è vero che il modello base della nuova vigilanza europea è quello italiano?

«L’armonizzazione delle pratiche di vigilanza è un aspetto cruciale per il modello europeo. La Banca d’Italia può avere un ruolo importante nell’impostazione delle metodologie perché ha da tempo codificato in un manuale le modalità operative della vigilanza. Siamo pronti a metterlo a disposizione dell’eurosistema ».  

 

 

Oct
29
2012

Assicurazioni: Saccomanni, entro 4/11 pronto statuto Ivass (CorSera)

un'intervista al Corriere Economia, alla vigilia del lancio dell'Ivass...

 

"C'e' molto da fare in questo settore, perche' c'e' bisogno di un piu' attento controllo sulla stabilita' finanziaria delle compagnie assicurative e sui cambiamenti di gestione e di governance".

Lo afferma Fabrizio Saccomanni, d.g. di Bankitalia, in un'intervista al Corriere Economia, alla vigilia del lancio dell'Ivass... continua a leggere 

Oct
29
2012

Isvap: Giannini offre dimissioni da Commissario straordinario

Giannini ha ricevuto l'avviso di garanzia dai pm di Torino che indagano sull'ipotesi di concorso in falso in bilancio e martedi' scorso gli uffici dell'Isvap e l'abitazione del Commissario Isvap sono stati perquisiti dalla Guardia di Finanza...

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 26 ott - Giannini ha ricevuto l'avviso di garanzia dai pm di Torino che indagano sull'ipotesi di concorso in falso in bilancio e martedi' scorso gli uffici dell'Isvap e l'abitazione del Commissario Isvap sono stati perquisiti dalla Guardia di Finanza

L'ipotesi dei magistrati e' di presunti inadempimenti e ritardi da parte dell'Autorita' nell'azione di vigilanza nei confronti del gruppo assicurativo che fa capo alla famiglia Ligresti... continua a leggere

 

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