Nov
28
2012

Banca d'Italia - Indagine sul costo dei conti correnti nel 2011

La spesa media per la gestione di un conto corrente è diminuita per il terzo anno consecutivo, attestandosi a 105,7 euro, oltre 4 euro in meno rispetto all’anno precedente e 8 euro in meno rispetto al 2009...

 

L’indagine annuale svolta dalla Banca d’Italia sull’onerosità dei conti correnti delle famiglie raccoglie informazioni sui costi effettivamente sostenuti, riportati negli estratti conto di un campione di conti detenuti presso banche operanti in Italia (incluso BancoPosta). L’indagine del 2012, avente a oggetto i costi sostenuti nel 2011, presenta piena continuità con le precedenti edizioni, sia per quanto riguarda la metodologia di rilevazione adottata sia per i contenuti del questionario. Come in passato, è presente una sezione dettagliata riguardante gli oneri e le commissioni (diversi dagli interessi) connessi con gli scoperti e gli affidamenti in conto corrente, unitamente ad alcune domande concernenti il profilo ISC (indicatore sintetico di costo) della clientela, introdotto nel 2010 dalla normativa sulla trasparenza. 

La presente rilevazione ha riguardato 12.185 conti, quasi il 10 per cento in più rispetto all’anno precedente; sono stati coinvolti 682 sportelli di 215 banche oltre a BancoPosta (rispettivamente 636 sportelli e 175 banche oltre a BancoPosta per la rilevazione sul 2010). 

PRINCIPALI RISULTATI

La spesa media per la gestione di un conto corrente è diminuita per il terzo anno consecutivo, attestandosi a 105,7 euro, oltre 4 euro in meno rispetto all’anno precedente e 8 euro in meno rispetto al 2009. La flessione ha interessato in misura incisiva i canoni base, altre tipologie di spese fisse (in particolare per i canoni legati al possesso di carte di credito) nonché le spese per la scritturazione delle singole operazioni; a differenza di quanto verificatosi nell’anno precedente. La riduzione dei costi non è stata influenzata dal minore numero di operazioni svolte della clientela che è invece in aumento; in particolare, sono in crescita i prelievi presso ATM e i bonifici effettuati sia allo sportello sia attraverso altri canali.

L’ammontare delle spese fisse spiega gran parte della variabilità dei livelli dei costi osservata tra i correntisti; l’onerosità complessiva è positivamente correlata all’anzianità dei conti, oltre che al numero di operazioni.La riduzione delle spese fisse e di alcuni costi variabili, congiunta all’incremento del numero di operazioni, ha comportato un calo del costo medio per operazione nell’ultimo anno pari al 18 per cento, da 1,78 a 1,51 euro.

Per i conti cui è associata la concessione di un credito (affidamenti o scoperto di conto), le commissioni per la messa a disposizione dei fondi, appaiono tendenzialmen-6 Indagine sul costo dei conti correnti nel 2011 BANCA D’ITALIA te più onerose rispetto alla commissione di massimo scoperto, in particolare per i clienti che non sconfinano oltre il fido accordato o presentano sconfinamenti di durata contenuta.

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