Feb
22
2013

Corso di preparazione alla Prova di Idoneità 2013

CORSO DI PREPARAZIONE ALL’ESAME per l’iscrizione alla Sezione A e B del RUI

Anche per quest’anno AC Formazione organizza il corso di preparazione all’Esame IVASS con tre diverse soluzioni di studio:

  • Corso in aula + autoapprendimento online (FAD) + simulazione di esame;
  • Corso in video conferenza + autoapprendimento online (FAD) + simulazione di esame;
  • Corso in autoapprendimento online (FAD) + simulazione di esame.

Per informazioni più dettagliate e costi visualizza la nostra proposta: CORSO DI PREPARAZIONE ESAME Ivass 2013.pdf


Per ogni chiarimento o necessità non esitate a contattarci, i tutor del corso saranno a Vostra completa disposizione.

AC Formazione S.r.l.

Feb
19
2013

IVASS - Anticipazioni di alcuni dati di bilancio con richiesta di informazioni integrative (2012)

Lettera circolare del 18/2/2013 - Anticipazioni di alcuni dati di bilancio con richiesta di informazioni integrative - Esercizio 2012

 

Anticipazioni di alcuni dati di bilancio con richiesta di informazioni integrative - Esercizio 2012

IL DOCUMENTO 

 

Feb
15
2013

IVASS - Nuove linee guida del processo ispettivo di vigilanza

Comunicazione al mercato del 14 febbraio 2013 - Linee guida del processo ispettivo di vigilanza

 

Il 1 gennaio 2013 l'IVASS - Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni - è succeduto in tutti i poteri, funzioni e competenze dell'ISVAP. 

In relazione a ciò è stato avviato un processo di revisione dell’organizzazione e delle procedure interne dell’Istituto orientato ad una sempre più stretta integrazione dell’attività di vigilanza assicurativa con quella del settore bancario.  

In tale ambito, sono state emanate linee guida per  il processo ispettivo di vigilanza, in considerazione del ruolo che l’attività ispettiva riveste nel concorrere al perseguimento degli obiettivi assegnati dall’ordinamento all’IVASS (sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione e di riassicurazione nonché trasparenza e correttezza dei comportamenti). Si tratta del primo intervento di un processo di revisione della regolamentazione volto a individuare le metodologie di esame dei rischi e a definire le procedure operative a supporto dell’attività di vigilanza a distanza e ispettiva. 

Le richiamate linee guida delineano criteri di orientamento per lo svolgimento degli accertamenti e i diversi passaggi che contraddistinguono le varie fasi del processo ispettivo. Sono articolate in principi di conduzione delle ispezioni e profili amministrativi. Questi ultimi scandiscono gli adempimenti previsti nelle diverse  fasi dell’accertamento (preliminare, di conduzione e di rappresentazione dei risultati), definendo i contenuti del rapporto ispettivo e del connesso processo di revisione. 

In questa fase iniziale, le suddette indicazioni saranno applicate agli accertamenti presso le imprese di assicurazione e riassicurazione, i soggetti che svolgono funzioni parzialmente comprese nel ciclo operativo delle imprese medesime, nonché i soggetti nei confronti dei quali l’IVASS esercita il potere di vigilanza ispettiva previsto dagli artt. 86 e 214 del D. Lgs. n. 209/2005.  

I principi posti alla base delle linee guida sono la focalizzazione sui rischi, la proporzionalità e oggettività degli interventi - sia nella fase di pianificazione che di conduzione degli accertamenti - l’efficienza e la flessibilità dell’azione, oltre che la necessaria integrazione dell’attività ispettiva con quella a distanza svolta dai Servizi di Vigilanza. 

I principali aspetti disciplinati riguardano:  

  • la possibilità di effettuare diverse tipologie di accertamenti (a spettro esteso, mirati e di follow-up);  
  • la definizione di indicazioni procedurali  per la  pianificazione ispettiva, l’individuazione del mandato e del gruppo ispettivo e l’interlocuzione fra Ispettore e Servizi di Vigilanza; 
  • l’attribuzione al Capo del gruppo ispettivo della  responsabilità di conduzione degli accertamenti e di firma del rapporto; 
  • la redazione di un rapporto ispettivo, con l’indicazione delle risultanze delle indagini e delle criticità emerse nel corso degli accertamenti;   
  • la comunicazione dei risultati al soggetto ispezionato attraverso la consegna del rapporto al legale rappresentante da parte dell’Ispettore, di norma nel corso di un’apposita riunione alla presenza dell’Organo amministrativo, di quello con funzioni di controllo e del Direttore Generale;  
  • la previsione che la notifica dell’eventuale atto  di contestazione, che dà avvio al procedimento sanzionatorio, avvenga contestualmente alla consegna del rapporto ispettivo. Il procedimento in parola si svolge nel  rispetto dei principi volti a garantire separatezza fra funzioni istruttorie e decisorie e l’effettivo contradditorio fra le parti. 
 
 
Nov
23
2012

L'istituzione dell'IVASS - Audizione parlamentare di Luigi Signorini sull'Unione Bancaria

AUDIZIONE PARLAMENTARE SULL’UNIONE BANCARIA NELL’AREA DELL’EURO Luigi Federico Signorini, Direttore Centrale per la Vigilanza Bancaria e Finanziaria della Banca d'Italia, è stato ascoltato oggi sull'Unione bancaria nell'area dell'euro davanti alla Commissione VI (Finanze) della Camera dei Deputati.

 

[...]

L’istituzione dell’IVASS 

La riforma della vigilanza assicurativa italiana, in linea con l’obiettivo indicato dalle norme istitutive dell’IVASS (art. 13 del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modifiche nella L. 7 agosto 2012, n. 135), ha perseguito un più stretto collegamento tra la funzione di supervisione sul settore assicurativo, assegnata alla nuova Autorità, e quella svolta dalla Banca d’Italia sulle banche e su altri operatori del mercato finanziario.  

Per favorire questa maggiore  integrazione tra funzioni,  la legge – pur mantenendo un’autonoma soggettività giuridica  dell’ente di supervisione assicurativa – ha previsto una condivisione degli organi di vertice delle due Autorità: il Presidente dell’IVASS è individuato nel Direttore Generale della Banca d’Italia; al Direttorio, integrato con due elementi esperti del campo delle assicurazioni nominati su proposta del Governatore, sono attribuiti i poteri di indirizzo e di direzione strategica dell’IVASS nonché la competenza ad assumere i provvedimenti a rilevanza esterna in materia di vigilanza assicurativa. Il Presidente e i due esperti in materia assicurativa compongono il Consiglio dell’IVASS, al quale spetta l’amministrazione generale dell’Istituto. 

Le norme delineano un assetto istituzionale volto ad accrescere sia l’efficacia della complessiva funzione di supervisione prudenziale, sia l’efficienza delle Autorità responsabili del suo esercizio, in linea con gli obiettivi legislativi di contenimento dei costi. In tale prospettiva la legge prefigura specifiche forme di raccordo operativo, quali l’utilizzo da parte dell’IVASS delle infrastrutture tecnologiche della Banca d’Italia e i distacchi di personale tra le due Autorità.  

La soluzione adottata avvicina il nostro assetto di vigilanza di stabilità a quello verso il quale si sono già orientati altri paesi europei, quali la Germania, la Francia e il Regno Unito, ove è presente un’unica Autorità di vigilanza bancaria e assicurativa. La tendenza a integrare le due funzioni trova fondamento anche nella  rilevanza che le imprese di assicurazione rivestono per la stabilità finanziaria a livello sistemico, tenuto conto delle dimensioni delle medesime e delle interconnessioni con il settore finanziario. In tale ottica, un più forte collegamento della Banca d’Italia con l’Autorità di vigilanza assicurativa può contribuire positivamente all’attività che la prima svolge nell’ambito del SEBC e dello European Systemic Risk Board. Le norme salvaguardano nel contempo l’indipendenza dei due Istituti che, sul piano formale e sostanziale, restano esclusivi responsabili dei compiti e delle decisioni a ciascuno attribuiti.  

La Banca d’Italia, nel rispetto delle disposizioni e dei tempi da esse individuati, ha eseguito compiti importanti ai fini dello start up del nuovo organismo. Il 31 ottobre scorso il Direttorio ha deliberato lo Statuto, che è stato trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri e, dopo l’esame in sede consiliare,  inviato al Presidente  della Repubblica per la definitiva approvazione. Nella stessa data, il Governatore ha proposto, di concerto con il Ministro dello Sviluppo economico, i nomi dei due esperti – Alberto Corinti e Riccardo Cesari – che, al momento dell’entrata in vigore dello statuto, affiancheranno il Presidente nel Consiglio dell’IVASS. 

Nella stesura dello statuto si è tenuto conto sia delle indicazioni contenute nella legge sia dell’opportunità di promuovere soluzioni uniformi rispetto allo statuto della Banca.  Sono stati riaffermati i principi di autonomia, indipendenza e trasparenza applicabili all’Istituto e ai componenti dei suoi organi; definite le competenze degli organi e le loro essenziali regole di funzionamento; stabiliti i principi di fondo che disciplinano le deleghe conferibili dagli organi, individuando le materie non delegabili; precisati obblighi, doveri e incompatibilità dei membri degli organi e del personale, prevedendo l’adozione di codici etici per gli uni e per gli altri. Lo Statuto attribuisce al Consiglio dell’IVASS l’individuazione di forme di collaborazione con la Banca d’Italia ulteriori rispetto all’utilizzo delle infrastrutture tecnologiche; come richiesto dalla legge, inoltre, esso specifica criteri per una gestione efficiente del nuovo Istituto, che perseguirà l’obiettivo del contenimento dei costi attraverso l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse e avvalendosi di strumenti di controllo di gestione e di valutazione delle performance. 

 L’entrata in vigore dello Statuto, a cui è formalmente annesso l’avvio dell’operatività del nuovo ente di controllo delle assicurazioni, è stata fissata al 1° gennaio 2013; da quella data avrà termine il periodo transitorio sorto con l’emanazione del D.L. 95, che ha dichiarato la decadenza degli organi dell’ISVAP e attribuito al Presidente le funzioni di commissario per l’ordinaria e straordinaria amministrazione, con l’obbligo di riferire con cadenza quindicinale al Direttore Generale della Banca in ordine all’attività svolta e ai provvedimenti assunti. L’ex Presidente, ora commissario, dell’ISVAP ha puntualmente adempiuto a questo dovere di informativa posto a suo carico.  

Nei primi quattro mesi di attività, il  nuovo organismo dovrà assumere decisioni importanti. Il Consiglio è infatti chiamato a definire, sentite le organizzazioni sindacali, il trattamento giuridico, economico e previdenziale del personale, unitamente a un piano di riassetto organizzativo. In entrambi i casi, la legge pone vincoli stringenti, prevedendo che non si possano configurare oneri di bilancio aggiuntivi rispetto all’ordinamento dell’ISVAP e che alla riorganizzazione conseguano risparmi rispetto al costo totale di funzionamento di quest’ultimo. Parallelamente, recenti interventi legislativi hanno assegnato nuove incombenze all’IVASS quali la costituzione di una nuova struttura “anti-frode”. 

 Negli scorsi mesi, nel quadro di una  collaborazione ampia con l’ISVAP che ha riguardato anche le strutture operative, la Banca d’Italia ha avviato attività preparatorie per l’avvio dell’IVASS ulteriori rispetto a quelle già richiamate. Sono stati svolti approfondimenti sulle esigenze e sui margini di convergenza  delle attività e del modus operandi delle due Autorità. Un apposito Tavolo tecnico ha consentito di accrescere reciprocamente la conoscenza – sul piano normativo, metodologico e organizzativo – delle funzioni di vigilanza svolte dalle due Autorità. I  lavori hanno fatto emergere come tra vigilanza bancaria e assicurativa vi siano alcune  analogie ma anche significativi elementi di ifferenziazione, in parte giustificati dalle specificità dei due comparti.   Sono state previste forme di stretta collaborazione e di scambio informativo su alcune aree di competenza congiunta, come la vigilanza supplementare sui conglomerati finanziari e gli sviluppi della regolamentazione a livello internazionale.   IL DOCUMENTO COMPLETO 

 

Nov
20
2012

ISVAP - Conversione in legge del decreto sviluppo bis: i punti chiave per i consumatori

Gli argomenti del documento: contratto base RC Auto, eliminazione tacito rinnovo, home insurance sul web e termine decennale di prescrizione dei contratti.

Si è parlato delle nuove misure a favore della concorrenza e della tutela del consumatore introdotte dal decreto legge “Sviluppo bis” oggi all’ISVAP nel corso del consueto incontro mensile tra l’Autorità di vigilanza e le principali Associazioni dei Consumatori. Erano presenti i rappresentanti di Adiconsum, Altroconsumo, Assoutenti, Federconsumatori e Movimento Consumatori. 

L’Autorità e le Associazioni hanno sottolineato l’importanza che in sede di conversione in legge del decreto siano salvaguardate le finalità pro concorrenziali e di tutela del consumatore che hanno ispirato il legislatore. 

Nell’incontro si è discusso in particolare di alcune misure di particolare interesse per gli assicurati: 

• la previsione di un “contratto base” r.c.auto contenente le clausole minime che permetta al consumatore di sottoscrivere la polizza confrontando i prezzi offerti a parità di condizioni contrattuali; nella definizione dei contenuti appare opportuno il coinvolgimento anche delle Associazioni dei consumatori;  

• con riguardo alla eliminazione del “tacito rinnovo” nelle polizze r.c.auto, l’importanza che le imprese informino con chiarezza i consumatori sulla permanenza o meno della copertura nei 15 giorni successivi alla scadenza della polizza, e comunque di ricercare soluzioni contrattuali favorevoli al consumatore che evitino situazioni di scopertura assicurativa;  

• i sistemi di home-insurance sul web, per consentire al consumatore di consultare la propria posizione assicurativa e di effettuare rinnovi e pagamenti; 

• sul nuovo termine decennale di prescrizione dei contratti, la necessità di soluzioni che consentano di far beneficiare delle nuove disposizioni più favorevoli ai consumatori anche i beneficiari di polizze vita già prescritte  e confluite nel “Fondo polizze dormienti” gestito dalla CONSAP, così come già avviene per i titolari dei “conti correnti dormienti” che possono richiedere il rimborso delle somme devolute al Fondo.

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