Oct
5
2012

Decreto Crescita 2.0: le novità del secondo provvedimento del Governo Monti su innovazione e crescita

Il Consiglio dei Ministri del 04 ottobre 2012 ha approvato il secondo “Decreto Crescita” (c.d. Decreto Crescita 2.0), che tra le tante novità in ambito assicurativo ammette anche la possibilità di collaborare tra intermediari per favorire la concorrenza (art. 22).

Il Consiglio dei Ministri del 04 ottobre 2012 ha approvato il secondo “Decreto Crescita” (c.d. Decreto Crescita 2.0), che andrà ad incidere in materia di infrastrutture e servizi digitali, creazione di nuove imprese innovative (startup), strumenti fiscali per agevolare la realizzazione di opere infrastrutturali con capitali privati, attrazione degli investimenti esteri in Italia, interventi di liberalizzazione in particolare in campo assicurativo sulla responsabilità civile auto.

Le maggiori novità del Decreto Crescita 2.0 sono state riassunte nel comunicato stampa pubblicato nel sito del Governo che di seguito si riporta:

Misure a favore della concorrenza e della tutela del consumatore nel mercato assicurativo (art. 22).

Vengono abolite nel Codice delle Assicurazioni Private le clausole di tacito rinnovo eventualmente previste dal contratto.

Si riporta da 2 a 10 anni il termine di prescrizione delle polizze vita “dormienti”, ridotto nel 2008 a soli due anni, termine che si è rivelato del tutto insufficiente al fine di garantire la possibilità di riscatto della polizza, soprattutto in caso di morte dell’intestatario.

Verrà inoltre definito, attraverso un decreto del ministro delle Sviluppo Economico, uno schema di “contratto base” di assicurazione responsabilità civile auto, nel quale prevedere tutte le clausole necessarie ai fini dell’adempimento di assicurazione obbligatoria. Ogni compagnia assicurativa, nell’offrirlo obbligatoriamente al pubblico, anche attraverso internet, dovrà definirne il costo complessivo individuando separatamente ogni eventuale costo per i vari servizi aggiuntivi.

La norma prevede anche l’introduzione di una disciplina che obblighi le compagnie di assicurazione a predisporre sui propri siti aree riservate attraverso le quali consentire ai propri clienti di verificare lo stato delle proprie coperture assicurative, le scadenze, i termini contrattuali sottoscritti, la regolarità dei pagamenti di premio, secondo procedure simili agli attuali sistemi di home banking.

Al fine di favorire la concorrenza nel settore si consente agli intermediari di poter collaborare con altri soggetti iscritti al Registro degli intermediari assicurativi e riassicurativi, garantendo piena informativa e trasparenza nei confronti dei consumatori e sancendo la nullità di ogni patto contrario tra compagnia assicurativa ed intermediario.

Oct
4
2012

ISVAP - IVASS: Modifiche connesse al d.l. 6/07/2012, n. 95.

Il decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 riguardante la trasformazione dell’ISVAP in IVASS, introduce modifiche circa la tenuta del Registro Unico degli Intermediari (RUI), del Ruolo Periti e del Centro di Informazione di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209...

 

Il decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 riguardante la trasformazione dell’ISVAP in IVASS, introduce modifiche circa la tenuta del Registro Unico degli Intermediari (RUI), del Ruolo Periti e del Centro di Informazione di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209.

In particolare, alla data di subentro dell’IVASS nelle funzioni attribuite all’ISVAP, la tenuta del Ruolo dei periti assicurativi e ogni altra competenza in materia verranno trasferite alla CONSAP – Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici.

Alla stessa data, verrà trasferita alla CONSAP la gestione del Centro di informazione di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209.

Per quanto riguarda la tenuta del RUI nonché la vigilanza sui soggetti iscritti nel Registro medesimo, entro due anni dalla data di entrata in vigore del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, le funzioni e le competenze saranno trasferite ad un apposito Organismo avente personalità giuridica di diritto privato e ordinato in forma di associazione, disciplinato con apposito regolamento. L’organismo sarà soggetto alla vigilanza dell’IVASS.

 

Oct
3
2012

Antitrust a Governo e Parlamento: sulle liberalizzazioni c’e’ stata accelerazione ma resta ancora molto da fare - inviata la segnalazione per la predisposizione anticipata del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza

COMUNICATO STAMPA

ANTITRUST A GOVERNO E PARLAMENTO: SULLE LIBERALIZZAZIONI C’E’ STATA ACCELERAZIONE MA RESTA ANCORA MOLTO DA FARE

Il processo va attuato e ampliato. Inviata la segnalazione, richiesta dall’Esecutivo, per la predisposizione anticipata del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza. Spazi di intervento ulteriore nelle Poste, assicurazioni, servizi professionali, pubblica amministrazione, trasporti e servizi pubblici locali. Rivedere il federalismo e proseguire sulla via della riforma della giustizia.

Il processo di liberalizzazione dei mercati ha mostrato, durante il Governo Monti, rapide accelerazioni ma molto resta ancora da fare. Lo scrive l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in una segnalazione, a firma del presidente Giovanni Pitruzzella, che fotografa lo stato dell’arte dei singoli mercati: le riforme fatte, le norme ancora da attuare, le ulteriori modifiche necessarie.

Nella segnalazione, richiesta dal Governo per predisporre anticipatamente la legge annuale per la concorrenza, l’Antitrust ribadisce che l’apertura dei mercati e l’introduzione dei meccanismi concorrenziali sono ingredienti imprescindibili per stimolare, in prospettiva, la crescita e migliorare il benessere dei consumatori. Devono tuttavia essere accompagnati da istituzioni efficienti e veloci, che diano certezza dei tempi a chi vuole investire nel nostro Paese: ripensamento dell’attuale assetto del federalismo per uscire dal gioco dei veti incrociati, pubblica amministrazione orientata al servizio delle imprese e dei cittadini, riforma della giustizia sulla scia di quanto efficacemente avviato negli ultimi mesi dal dicastero competente, devono accompagnare il processo in corso.

In attesa che venga ridisegnata l’architettura istituzionale del Paese, bisogna rafforzare da subito i poteri sostitutivi dello Stato e delle Regioni per evitare l’inerzia degli Enti locali. In caso di mancato intervento delle Regioni sui Comuni sarà lo Stato a dovere assumere le determinazioni necessarie.

Per l’Autorità, dai trasporti alle infrastrutture energetiche, dai servizi postali alle assicurazioni, dai servizi pubblici locali a quelli professionali fino alla sanità, ci sono ancora spazi per ulteriori aperture dei mercati e per misure proconcorrenziali.

Alcuni principi sono trasversali. Laddove i servizi vengono svolti in concessione, la durata delle concessioni stesse va ridotta, commisurandola ai tempi di rientro dell’investimento: una volta scadute vanno riaffidate con procedure di gara trasparenti e competitive. Le tariffe devono essere orientate al recupero di efficienza, piuttosto che all’inflazione, in base a meccanismi di price-cap.

Nei trasporti va resa operativa, senza indugi, l’Autorità di settore. Occorre coniugare l’esigenza dell’equilibrio economico del gestore del servizio pubblico con l’ingresso di altri operatori, istituendo una royalty a carico di questi ultimi: verrebbe così garantito l’ingresso dei concorrenti nei settori più profittevoli senza ricadute negative sui conti del gestore pubblico. Tale contributo andrebbe versato all’ente che sussidia l’attività di servizio universale.

L’Antitrust ricorda a Governo e Parlamento che da questi processi potranno derivare, nel breve tempo, chiusure delle imprese meno efficienti e riduzioni occupazionali: per questo occorrono politiche in grado di mantenere la coesione sociale e sostenere i soggetti più deboli.

L’Autorità intende infine dare nuovo impulso al programma di clemenza per combattere i cartelli segreti tra imprese e chiede correttivi normativi per incentivare i soggetti a denunciarli: si tratta di uno strumento importante perché la prassi indica che le intese si annidano soprattutto nella gare pubbliche. Riuscire a sconfiggerle può dare un contributo fondamentale alla riduzione della spesa pubblica.

Roma, 2 ottobre 2012

Sintesi della segnalazione

Testo completo della segnalazione inviata

 

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