Jul
18
2012

Il Sole 24 Ore: Ok da Bankitalia, torna il social lending: per gli investitori tassi più bassi di due punti. Ecco come funziona

La crisi? Banche che stringono i cordoni del credito e che, comunque, sono costrette ad alzare i tassi sui prestiti (complice lo spread BTp-Bund). Una possibile soluzione per chi ha bisogno di un prestito? Il social lending. Di che si tratta? Privati che prestano soldi a privati attraverso piattaforme vigilate da Banca d'Italia. I vantaggi? L'accesso al credito è più veloce e possibile anche per chi ha un lavoro precario. Inoltre, i tassi di interesse da pagare sono mediamente inferiori di circa due punti percentuali rispetto a quelli praticati da società finanziarie o istituti di credito per i prestiti di liquidità. Lo svantaggio? C'è il rischio che il capitale non venga interamente restituito (anche se le insolvenze, secondo gli operatori del settore sono nell'orbita del 2-3%), in linea con il tasso di sofferenze accusato dalle banche. Falsa partenza Il social lending in Italia ha avuto una falsa partenza nel 2007. In quel momento c'erano due operatori... leggi su http://24o.it/HVJdQ 

di Vito Lops

Il Sole 24 Ore 

Jul
16
2012

Banca d'Italia: Il Vice Direttore Generale Anna Maria Tarantola lascia Banca d'Italia

Anna Maria Tarantola ha rassegnato oggi le proprie dimissioni da Vice Direttore Generale della Banca d'Italia per assumere la Presidenza della Rai.

Il Governatore ha ringraziato la dottoressa Tarantola per avere servito la Banca e il Paese offrendo per quarantuno anni un elevato e costante contributo di conoscenza, professionalità ed equilibrio nello svolgimento di delicate funzioni istituzionali, e le ha rivolto, anche a nome di tutto il Direttorio, i migliori auguri per la prestigiosa carica che si appresta a ricoprire.

Nell'assumere il nuovo incarico, Anna Maria Tarantola ha affermato di voler esercitare il proprio mandato con equilibrio, indipendenza e trasparenza e ha voluto salutare con un messaggio tutto il personale della Banca d'Italia.

Oggi lascio la banca dopo 41 anni di permanenza, per assumere l'incarico di Presidente della RAI.

E' una decisione sofferta, non facile per il profondo legame che mi unisce all'Istituto. Qui mi sono formata professionalmente, ho imparato molto: il rispetto della cosa pubblica, il rigore nel perseguimento dei fini istituzionali, l'attitudine a valutare il merito, a lavorare in squadra, un metodo di lavoro orientato al risultato e all'efficienza.

Sono valori che mi accompagneranno anche nel mio nuovo impegnativo incarico.
Vi ringrazio per la stima e l'affetto che mi avete dimostrato e per la preziosa collaborazione che mi avete sempre fornito, anche nei momenti di elevata tensione operativa.

Auguro a tutti un futuro pieno di soddisfazioni, serenità e pace. Spero che i rapporti di amicizia instaurati non verranno meno.

Con stima e affetto,


Anna Maria Tarantola

Jul
13
2012

Banca d'Italia - Intervento di Salvatore Rossi al CNEL sulla tutela del consumatore di servizi bancari e finanziari

12-07-2012

Il Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, Salvatore Rossi, è intervenuto oggi sul tema "La tutela del consumatore di servizi bancari e finanziari: quadro normativo e competenze della Banca d'Italia", in occasione del convegno "La competenza in materia di tutela dei consumatori: evoluzione alla luce dei recenti indirizzi del Consiglio di Stato", organizzato a Roma dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL).

rossi-12072012.pdf (419,59 kb)

Jul
12
2012

Banca d'Italia - Temi di discussione

Temi di discussione (Working papers)

n. 876 - Le risposte delle banche a Basilea III (Banks’ reactions to Basel-III)
di Paolo Angelini e Andrea Gerali

Il lavoro valuta gli effetti dell’aumento dei requisiti patrimoniali degli intermediari creditizi introdotto dalla riforma di “Basilea 3”, utilizzando un modello neo-keynesiano che include una rappresentazione stilizzata delle banche. Si ipotizza che, per ottemperare alla riforma, queste ultime possano scegliere tra: (1) ricorrere a nuovo capitale di rischio; (2) diminuire i dividendi distribuiti; (3) aumentare i margini di profitto sui prestiti. I costi della riforma, complessivamente modesti, differiscono a seconda delle strategie scelte: il caso (3) minimizza i costi per gli intermediari ma causa una contrazione del prodotto relativamente più elevata; i casi (1) e (2) comprimono la redditività delle banche ma hanno impatti più contenuti sulla crescita.
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td12/td876_12/td876;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it

n. 875 - Contesto famigliare, autostima e risultati economici (Family background, self-confidence and economic outcomes)
di Antonio Filippin e Marco Paccagnella

Il lavoro analizza il ruolo che l’autostima, definita come la fiducia che un individuo ripone nelle sue abilità cognitive, gioca nel determinare le scelte individuali in tema di investimento in capitale umano. Si propone un modello in cui agenti razionali sfruttano tutta l’informazione disponibile, aggiornando le proprie aspettative e scoprendo infine il loro vero livello di abilità. Durante tale processo diversi valori iniziali nell’autostima portano a significative differenze nel capitale umano accumulato. Se l’autostima iniziale è correlata al contesto socio-economico, fornire al più presto accurati segnali circa l’abilità cognitiva contribuisce a ridurre l’influenza dell’origine sociale.
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td12/td875_12/td875;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it

n. 874 - Alcune evidenze sull’impatto dell’investimento in R&S e in ICT sull’innovazione e sulla produttività delle imprese italiane (Evidence on the impact of R&D and ICT investment on innovation and productivity in Italian firms)
di Bronwyn H. Hall, Francesca Lotti e Jacques Mairesse

Utilizzando quattro indagini sulle imprese manifatturiere italiane condotte da Unicredit (1995-2006), nel lavoro si stima un modello che coglie i legami tra spese di ricerca e sviluppo (R&S) e tecnologia dell’informazione (ICT) da un lato e innovazione e produttività dell’impresa dall’altro. I risultati indicano che la R&S è rilevante per l’innovazione, mentre l’ICT lo è per la produttività. Alcuni test di complementarietà tra R&S e ICT suggeriscono che, sebbene siano entrambi rilevanti per la produttività, essi agiscono attraverso canali diversi. La presenza di lavoratori con elevato capitale umano risulta infine fortemente complementare all’investimento in R&S ai fini dell’attività innovativa.
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td12/td874_12/td874;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it

n. 873 - Area dell’euro e shock petroliferi globali: un’analisi empirica basata su un modello teorico (Euro area and global oil shocks: an empirical model-based analysis)
di Lorenzo Forni, Andrea Gerali, Alessandro Notarpietro e Massimiliano Pisani

Il lavoro analizza gli effetti sulle principali variabili macroeconomiche di un rincaro del petrolio stimando, per l’area dell’euro, un modello strutturale di economia aperta. Un aumento del prezzo del greggio generato da una maggiore domanda aggregata nel resto del mondo non determinerebbe una riduzione del PIL nell’area dell’euro, in virtù di una crescita delle esportazioni. Un calo dell’offerta di petrolio genererebbe invece una contrazione del PIL dell’area. L’inflazione aumenterebbe in entrambi i casi, per effetto del rincaro della componente dell’energia.
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td12/td873_12/td873;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it

n. 872 - La selezione degli indicatori nei modelli bridge tramite media bayesiana dei modelli (Selecting predictors by using Bayesian model averaging in bridge models)
di Lorenzo Bencivelli, Massimiliano Marcellino e Gianluca Moretti

Il lavoro propone una metodologia nota come Bayesian model averaging per selezionare il miglior insieme di indicatori da impiegare nei modelli bridge per la stima a breve termine del tasso di crescita del PIL. Tale metodologia fornisce informazioni sulla significatività statistica di ciascun indicatore e sull’incertezza gravante su ciascun insieme analizzato. Un esercizio di previsione per il PIL delle tre maggiori economie dell’area dell’euro e dell’area nel suo complesso mostra che tale metodologia produce previsioni di crescita più precise di altri modelli comunemente impiegati nell’analisi congiunturale, a un costo computazionale contenuto.
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td12/td872_12/td872;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it

n. 871 - Distruzione di capitale, riprese senza lavoro e il ruolo della disoccupazione come fattore incentivante (Capital destruction, jobless recoveries, and the discipline device role of unemployment)
di Marianna Riggi

Il lavoro costruisce un modello dinamico di equilibrio economico generale che integra la teoria dei salari di efficienza con le frizioni nel processo di ricerca di un’occupazione. Quando la crescita si arresta per uno shock temporaneo all’accumulazione di capitale, l’aumento della disoccupazione costituisce un incentivo a una maggiore produttività per gli occupati, dato il rischio di incorrere in un più lungo periodo di inattività qualora licenziati. Tale aumento di efficienza può generare delle “riprese senza lavoro” e frenare la caduta dei salari reali, che risultano, endogenamente, più rigidi
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td12/td871_12/td871;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it

n. 870 - Gli errori di misura nella stima della ricchezza finanziaria delle famiglie (To misreport or not to report? The measurement of household financial wealth)
di Andrea Neri e Maria Giovanna Ranalli

La stima della ricchezza finanziaria delle famiglie basata su indagini campionarie risente inevitabilmente di problemi di qualità. In primo luogo, alcune famiglie, in particolare quelle più ricche, sono più difficili da intervistare. Inoltre, le famiglie che partecipano tendono comunque a essere reticenti nell’indicare con precisione la propria ricchezza. Il lavoro tenta di quantificare tali fenomeni usando i dati dell’indagine sui bilanci delle famiglie della Banca d'Italia. Complessivamente, la qualità dei dati risente maggiormente delle mancate risposte e degli errori di misura piuttosto che dell’errore campionario, che deriva dall’utilizzo di un campione di famiglie al posto dell’intera popolazione
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td12/td870_12/td870;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it

n. 869 - Effetti di rete delle infrastrutture pubbliche di trasporto: evidenze sulle regioni italiane (Network effects of public transport infrastructure: evidence on Italian regions)
di Valter Di Giacinto, Giacinto Micucci e Pasqualino Montanaro

Il lavoro analizza gli effetti sul PIL degli investimenti in infrastrutture di trasporto nelle regioni italiane. Gli shock a tali investimenti sono identificati stimando un modello vettoriale di correzione dell’errore, dopo aver depurato la spesa regionale per infrastrutture di trasporto dall’influenza delle fluttuazioni del ciclo economico e di quello elettorale. I risultati confermano che tali investimenti hanno un impatto positivo sul PIL e mostrano che questo è dovuto prevalentemente a decisioni di spesa coordinate tra le varie autorità locali o stabilite direttamente dal governo centrale.
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td12/td869_12/td869;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it

Jul
12
2012

Banca d'Italia - Audizione sulla conversione in legge del D.L.27 giugno 2012, n.87

10-07-2012

 Luigi Federico Signorini, Direttore Centrale per la Vigilanza Bancaria e Finanziaria della Banca d'Italia, è stato ascoltato oggi al Senato dalle Commissioni V (Bilancio) e VI (Finanza e Tesoro) riunite sulla conversione in legge del D.L. 27-6-2012, n.87.

mps-audizione.pdf (34,96 kb)

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