Nov
16
2012

Fisco: archivio rapporti finanziari, sì alle modalità per la trasmissione dei dati

Gli operatori finanziari dovranno trasmettere all'Agenzia, a fini di controllo fiscale, le informazioni contabili relative ai conti correnti (saldo iniziale e finale, importi totali degli accrediti e degli addebiti) e ai rapporti finanziari per la cosiddetta "comunicazione integrativa annuale".


L'Autorità Garante per la protezione dei dati ha espresso, nella riunione di oggi, il suo parere sullo schema di provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate che stabilisce le modalità con le quali gli operatori finanziari dovranno trasmettere all'Agenzia, a fini di controllo fiscale, le informazioni contabili relative  ai conti correnti (saldo iniziale e finale, importi totali degli accrediti e degli addebiti) e ai rapporti finanziari per la cosiddetta "comunicazione integrativa annuale".

Lo schema tiene conto delle osservazioni e delle richieste avanzate dall'Autorità, in un precedente parere del 17 aprile 2012, finalizzate all'adozione da parte dell'Agenzia di più elevate misure di sicurezza a protezione dei dati dei contribuenti, considerata l'enorme concentrazione di informazioni presso l'Anagrafe tributaria e il potenziale di rischio difficilmente riscontrabile in un ordinario esercizio dell'attività finanziaria o bancaria.

Il nuovo schema prevede che i dati vengano trasmessi attraverso una nuova infrastruttura, il "Sistema di interscambio" (SID), e non più con il servizio Entratel inizialmente individuato. Il nuovo sistema consente di realizzare procedure di trasmissione totalmente automatizzate. Banche e operatori finanziari dovranno utilizzare due sistemi alternativi di intercambio informatizzato con il SID: o mediante un server FTP, cioè un "nodo" di colloquio con l'Agenzia, o mediante il servizio di Posta elettronica certificata (PEC), utilizzabile in caso di file di piccole e medie dimensioni.

La predisposizione dei file da trasmettere all'Agenzia dovrà essere effettuata esclusivamente dall'operatore finanziario che non potrà avvalersi di intermediari fiscali e dovrà utilizzare meccanismi automatizzati di estrazione, composizione, compressione e cifratura. Il file cifrato dovrà essere conservato nei nodi FTP per il tempo strettamente necessario allo scambio dei dati.

Come richiesto dal Garante, il provvedimento definisce anche il periodo di conservazione dei dati: non potrà superare i 6 anni, allo scadere dei quali le informazioni saranno automaticamente cancellate.

Nell'esprimere parere favorevole, il Garante ha chiesto all'Agenzia di adottare alcune misure di sicurezza, prevedendo innanzitutto che il protocollo FTP utilizzato per l'intercambio dei dati sia cifrato. L'Autorità ha, inoltre, individuato le misure e gli accorgimenti che l'Agenzia e gli operatori finanziari, chiamati a svolgere un ruolo rilevante nella messa in sicurezza del nuovo canale di trasmissione, dovranno adottare al fine di minimizzare i rischi di accessi abusivi e trattamenti non consentiti. Nel prescrivere queste misure, il Garante ha tenuto conto delle esigenze dei piccoli operatori che non riescono ad automatizzare completamente la procedura di estrazione e invio.

L'Autorità, visto l'attuale stato di avanzamento della realizzazione del SID, si è comunque riservata di verificare nel dettaglio il completamento delle funzionalità della nuova infrastruttura informatica, anche prima della messa in esercizio.

Per quanto riguarda infine il provvedimento del Direttore dell'Agenzia con il quale saranno individuati i criteri per la formazione delle liste selettive dei contribuenti a maggior rischio di evasione, l'Agenzia ha dichiarato che sarà sottoposto preventivamente al Garante. La procedura di verifica preliminare dovrà comunque essere prevista per ogni ulteriore utilizzo dei dati collegato ad altre finalità (es. controlli ISEE).

 

 

 

Nov
16
2012
ABI

ABI: i pagamenti “senza contante” crescono del 4%

Aumentano soprattutto le operazioni sul web con carte (+27,6%) e i bonifici online (+20,3%). In crescita anche le carte nelle tasche degli italiani: da 77 milioni nel 2009 a 82 milioni nel 2011 (+6%). Il punto sui sistemi di pagamento in Italia a Carte 2012.

 

Più innovazione e tecnologia e sempre meno contante per i pagamenti degli italiani. Nel 2011 le operazioni fatte con gli strumenti diversi dal contante - carte di credito, debito, prepagate, bonifici, rid, ecc. - sono aumentate del 4% circa contro l'1,4% del 2010. È quanto emerso oggi al convegno “Carte 2012”, organizzato da ABI e Consorzio Bancomat per fare il punto sui sistemi di pagamento in Italia. Anche alla luce dei recenti interventi normativi contenuti nel decreto “Salva Italia” e in vista delle prossime tappe di recepimento delle direttive europee sui pagamenti. 

A trainare la crescita sono soprattutto gli strumenti di pagamento più innovativi, accessibili attraverso i canali telematici e in particolare via internet, che stanno progressivamente sostituendo gli strumenti più tradizionali come i "vecchi" assegni e i bonifici fatti allo sportello. Nel 2011, infatti, sono stati effettuati oltre 280 milioni di pagamenti in rete, con un incremento del 24%. In particolare, le operazioni su web con carte di credito e prepagate sono cresciute del 27,6% mentre i bonifici online hanno fatto registrare un aumento del 20,3%. 

Continuano a crescere anche le carte di pagamento nelle tasche degli italiani, che sono passate dai 77 milioni del 2009 agli 82  milioni del 2011 (+6% nel triennio). 

“La lotta al contante – ha  detto il direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini - è una vera e propria battaglia di civiltà. In questa direzione, anche grazie ai recenti interventi normativi, molto è stato fatto per favorire il maggior utilizzo  degli strumenti alternativi riducendo la circolazione del cash. E tuttavia, su questo fronte l’Italia è ancora in ritardo rispetto al resto d’Europa. L'affermarsi di sistemi di  pagamento più evoluti e moderni – ha aggiunto 

Sabatini - non rappresenta solo un vantaggio in termini di comodità e sicurezza per le famiglie, le imprese e le pubbliche amministrazioni che li utilizzano quotidianamente. Ma anche un importante volano di crescita e sviluppo per il Paese, soprattutto in una fase difficile per l’economia nazionale e internazionale”. Secondo  una simulazione condotta da Banca d’Italia, infatti, si potrebbe risparmiare circa lo 0,3% del pil se solo si colmasse il gap che ancora separa l’Italia dai paesi europei più evoluti nell’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, riducendo l'uso del contante e quindi anche i costi sociali, di produzione e gestione sostenuti dal sistema Paese. 

 

IL DOCUMENTO 

 

 

 

Nov
15
2012

Garante Privacy - Conferenza internazionale sulla privacy: alleanza delle Authorities contro le sfide globali

Diritti fondamentali, nuove tecnologie e alleanza tra le Authorities del mondo sono stati i temi centrali della 34ma Conferenza internazionale delle Autorità di protezione dati, svoltasi il 25-26 ottobre in Uruguay.

Tre i Documenti finali approvati al termine della Conferenza.

Una prima importante Risoluzione riguarda il "Futuro della privacy" e segna innanzitutto l'impegno espresso dalle Autorità ad operare in maniera sempre più stretta e coordinata per fare fronte alle sfide globali poste dalle nuove tecnologie e dai big della rete che operano superando confini e normative nazionali e perfino continentali. Dal punto di vista delle prospettive regolatorie, il documento pone l'attenzione sul processo in corso volto ad aggiornare, a vari livelli, gli strumenti sovranazionali essenziali quali la Direttiva 95/46, la Convenzione 108/81 del Consiglio d'Europa, le Linee-guida OCSE in materia di privacy, al fine di promuovere collaborazione e scambio reciproco di informazioni e contributi.

Una seconda Risoluzione è relativa al tema cruciale del cloud computing: con essa si chiede a tutte le parti interessate, Governi inclusi, di non abbassare il livello di tutela delle informazioni personali, di prevedere una valutazione di impatto privacy prima di ricorrere alle tecnologie  cloud, di favorire la responsabilizzazione di tutti i soggetti e la definizione di standard comuni a livello internazionale, anche di tipo contrattuale.

Il terzo documento è invece una "Dichiarazione" dedicata alla questione della "profilazione". Nella "Uruguay Declaration" si richiamano le opportunità e rischi legati al crescente impiego di metodiche basate sulla raccolta ed elaborazione di gusti, abitudini, stili di vita personali, Ma si chiedono anche misure specifiche a tutela della privacy: in particolare, maggiori garanzie sia sul processo di definizione e aggiornamento degli algoritmi utilizzati per profilare chi usa la Rete, sia sul loro utilizzo e sulle rispettive finalità. Le Autorità raccomandano, inoltre, che venga prevista la loro consultazione ogniqualvolta siano in particolare soggetti pubblici a ricorrere a tali tecnologie e sollecitano una maggiore trasparenza sulla costituzione e l'impiego di database derivanti da attività di profilazione.

Alla Conferenza l'Autorità italiana è stata rappresentata dal Segretario generale che ha tenuto una relazione sul delicato tema del bilanciamento fra il diritto fondamentale alla protezione dei dati e la libertà di informazione ed espressione, portando all'attenzione dei rappresentanti degli altri Paesi il peculiare modello scelto dall'Italia di "autoregolazione vigilata" previsto con il nostro Codice deontologico per l'uso dei dati nell'attività giornalistica.

dal sito del Garante per la protezione dei dati personali

Nov
15
2012
ABI

ABI - Banche: l’inclusione finanziaria dei migranti passa attraverso la famiglia

La crisi cambia la gestione del risparmio dei nuovi cittadini. Il 75% delle le famiglie è titolare di conto corrente in banca o presso BancoPosta. Oggi a Roma, presentazione del primo anno di attività dell’Osservatorio Nazionale sull’Inclusione Finanziaria dei migranti

IL DOCUMENTO

Cambia la gestione del risparmio  delle famiglie migranti per via della crisi, mentre prosegue e si consolida il processo di inclusione finanziaria dei nuovi cittadini, anche se con diverse velocità. Il 75% delle famiglie è titolare di conto corrente in banca o presso BancoPosta. È quanto emerge dall’indagine dell’Osservatorio Nazionale sull’Inclusione Finanziaria dei migranti nel suo primo anno di attività, presentata oggi a Roma. Prima esperienza nel panorama  italiano ed europeo, l’Osservatorio è un progetto pluriennale (con scadenza a giugno 2014), nato dalla collaborazione fra l’Associazione bancaria italiana (ABI) e il Ministero dell’Interno (Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi), e gestito dal Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI). “Quando l’integrazione passa anche dallo sportello” il titolo dell’evento che ABI e CeSPI – con la collaborazione del Ministero dell’Interno – dedicano al tema dell’inclusione finanziaria dei migranti...continua a leggere

 

 

 

Nov
15
2012

Banca d'Italia - Autorizzazione all'attività bancaria: documento per la consultazione

Il presente documento contiene uno schema delle nuove disposizioni di vigilanza concernenti l’autorizzazione all’attività bancaria ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (Testo Unico bancario)...

 

Obiettivo generale della revisione normativa è di assicurare, fin dalla fase di avvio dell’attività, condizioni di stabilità e sana e prudente gestione, attraverso l’innalzamento dei requisiti minimi di capitale, adeguati sistemi organizzativi e di governo societario, elevati standard qualitativi dei partecipanti al capitale, un programma di attività che assicuri condizioni di equilibrio patrimoniale e finanziario e il rispetto delle disposizioni prudenziali. Tale obiettivo è tanto più rilevante ove si considerino gli elevati costi connessi alla crisi precoce delle nuove iniziative bancarie, che si manifestano nella dispersione di valore aziendale, nell’intervento dei Fondi di garanzia e assicurazione dei depositi, nelle eventuali perdite per i creditori e per gli altri stakeholders della banca...

 

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