Nov
12
2012
ABI

ABI - Crisi: banche, controlli interni seguano economicità e flessibilità

8 e 9 novembre a Roma l’evento “Compliance in banks 2012 – Verso il nuovo sistema dei controlli”. Sabatini: ”Opportuna razionalizzazione e semplificazione della materia controlli”. Dalla compliance una leva per rafforzare la fiducia.

 

 

COMUNICATO STAMPA ABI

La crisi globale rende sempre più importante irrobustire i pilastri su cui poggia la fiducia. E ciò è vero per quanto riguarda il sistema economico globale e quello europeo, il settore bancario e finanziario, le strutture degli operatori. In  questo contesto un peso importante assume la compliance, ossia la conformità al quadro complessivo delle regole, e il sistema dei controlli. Questi i temi a cui sono dedicati i due giorni dell’incontro “Compliance in banks 2012 – Verso il nuovo sistema dei controlli interni”, organizzato dall’ABI e da ABIFormazione, che ha chiuso i lavori oggi a Roma. 

Molte iniziative sono in campo per recuperare la  fiducia con la crisi ancora in corso. Per le banche italiane è giusta la via intrapresa dall’Europa, basata su tre grandi direttrici: un severo controllo degli equilibri di finanza pubblica attraverso il Fiscal Compact; un progetto di crescenti stimoli alla crescita secondo il Growth Compact; un’azione decisa per interrompere la connessione tra rischio sovrano e rischio bancario, prevista con il Banking Union. Proprio il Banking Union può servire a ridare fiducia attraverso l’introduzione di un sistema di regole omogenee e di un campo di gioco livellato, azzerando le differenze nelle pratiche di vigilanza ed evitando potenziali disparità competitive. Il settore bancario europeo si sta dando nuove regole. 

Anche la revisione del sistema dei controlli interni, mandata in consultazione dalla Banca d’Italia, si inserisce in questo quadro.  Giovanni Sabatini, Direttore generale dell’ABI, ha sottolineato che: “La conformità alle regole è, per le imprese bancarie, una condizione essenziale per rimanere sul mercato. Allo stesso tempo, però, occorre che i costi derivanti dalla complessa organizzazione delle procedure e delle risorse necessarie per garantirsi la conformità, siano  sostenibili. Questa è una sfida per le imprese bancarie e per le autorità di supervisione. In un contesto nel quale occorre recuperare la fiducia nel sistema finanziario è certamente opportuno rinforzare i presidi a fronte dei rischi, a cominciare dal rischio di conformità, ma sempre tenendo conto dei principi di economicità e flessibilità organizzativa”. “Il principio di economicità – ha concluso Sabatini - deve indurre a commisurare i costi di adeguamento organizzativo  con i vantaggi ottenuti. Da questo punto di vista è opportuna una maggiore razionalizzazione  e semplificazione del sistema dei controlli interni delle banche senza ridurne l’efficacia”. 

Roma, Palazzo Altieri, 9 novembre 2012 

 

 

Nov
9
2012

ISVAP - Provvedimento n. 3020, Modifiche ed integrazioni al Regolamento n. 20

Modifiche ed integrazioni al Regolamento ISVAp n. 20 del 26 marzo 2008 concernente le disposizioni in materia di controlli interni, gestione dei rischi, compliance ed esternalizzazione delle attività delle imprese di di assicurazione, ai sensi degli articoli 87 e 191, comma 1 del D. Lgs. 7 settembre 2005, n. 209 - CAP.

 


PROVVEDIMENTO N. 3020 DELL’ 8 NOVEMBRE 2012

MODIFICHE ED INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO N. 20 DEL 26 MARZO 2008 CONCERNENTE LE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONTROLLI INTERNI, GESTIONE DEI RISCHI, COMPLIANCE ED ESTERNALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE, AI SENSI DEGLI ARTICOLI 87 E 191, COMMA 1, DEL DECRETO LEGISLATIVO 7 SETTEMBRE 2005, N. 209 – CODICE DELLE ASSICURAZIONI PRIVATE

PROVVEDIMENTO ISVAP 3020 

ESITI DELLA PUBBLICA CONSULTAZIONE 

 

 

 

 

Oct
1
2012

Il Sole 24 ore - Banche e fondi pronti a spendere 6,7 miliardi in compliance

Nuove regole per i derivati. Banche e fondi pronti a spendere 6,7 miliardi in compliance...


Nuove regole per i derivati.

Banche e fondi pronti a spendere 6,7 miliardi in compliance

Fino a 6,7 miliardi di dollari. È questo il costo della compliance che il sistema finanziario globale dovrà sostenere entro il 2013, per essere in linea con quanto previsto dalle normative anti-crisi che stanno entrando in vigore sia negli Stati Uniti che in Europa, e che andranno a regolamentare in particolare i mercati dei derivati over-the-counter, fino a oggi noti proprio per non avere la stessa rigidità dei mercati regolamentati. Secondo una ricerca pubblicata dalla società di consulenza CEB TowerGroup, le diverse normative introdotte dai due lati dell'Atlantico per ridurre i rischi sia di controparte che operativi nelle transazioni che riguardano di Chiara Albanese continua a leggere su http://24o.it/dJbc8 

di Chiara Albanese

Fonte: Il Sole 24 ore  

 

 

 

 

 

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