Jul
24
2014

Ivass - Regolamento n. 5: adeguata verifica della clientela e di registrazione da parte delle imprese e degli intermediari

REGOLAMENTO N. 5 DEL 21 LUGLIO 2014 CONCERNENTE DISPOSIZIONI ATTUATIVE CIRCA LE MODALITÀ DI ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA E DI REGISTRAZIONE DA PARTE DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE E DEGLI INTERMEDIARI ASSICURATIVI, AI SENSI DELL’ARTICOLO 7, COMMA 2, DEL DECRETO LEGISLATIVO 21 NOVEMBRE 2007, N. 231.


Il Regolamento dà attuazione, per quanto concerne il settore assicurativo, all’articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 21 novembre 2007 n. 231 (nel seguito “decreto”).

Il decreto ha riordinato l’intera normativa volta alla prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, ridisegnando, tra l’altro, i rapporti di collaborazione tra le Autorità di vigilanza di settore e, di conseguenza, il ruolo dell’IVASS.

Nello specifico, la norma prevede che l’IVASS, d’intesa con Banca d’Italia e CONSOB, emani disposizioni circa le modalità di adempimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela e di registrazione da parte delle imprese di assicurazione e degli intermediari assicurativi.

Il Regolamento contiene dettami sulle modalità e procedure finalizzate a dare corretto adempimento agli obblighi di adeguata verifica della clientela e di registrazione dei dati e delle informazioni acquisite.

La regolamentazione è ispirata al principio di proporzionalità in modo tale che i destinatari possono graduare l’intensità e l’estensione degli obblighi di adeguata verifica della clientela secondo il grado di rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo (approccio basato sul rischio), senza, tuttavia, determinare il mancato o parziale adempimento degli obblighi previsti dalle norme di legge o dal presente Regolamento.

 

Ciò consente ai destinatari di dare attuazione alle nuove disposizioni in coerenza con la natura, le dimensioni, l’articolazione organizzativa e la forma giuridica dell’attività svolta.


Oct
31
2012

Antiriciclaggio - Guardia di Finanza: Money transfer, violazioni per 3 miliardi di euro

I militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza e del Comando provinciale di Brescia stanno in queste ore eseguendo il sequestro di 21 agenzie di money transfer a Brescia e Provincia...

 

Dal sito web della Guardia di Finanza

I militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza e del Comando provinciale di Brescia stanno in queste ore eseguendo il sequestro di 21 agenzie di money transfer a Brescia e Provincia, sospettate di aver ripulito denaro proveniente da traffico di stupefacenti ed immigrazione clandestina, ricettazione e abusiva attività finanziaria.

Le indagini condotte da circa un anno dalla Guardia di Finanza, coordinate dal Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, hanno messo a fuoco circa 30 milioni di operazioni di trasferimento di fondi attraverso i money transfer.

Gli investigatori, partendo dalla realtà bresciana, hanno portato alla luce quello che pare essere una vera e propria voragine attraverso la quale sarebbero state riciclate ingentissime somme di denaro contante.

Sono stati acquisiti elementi di prova della sistematica violazione della normativa antiriciclaggio, che rendeva impossibile l'identificazione degli effettivi proprietari degli ingenti flussi di denaro, in molti casi rivelatisi provenienti da reato. 

Le indagini sono state quindi orientate a un più alto livello, mediante l'acquisizione da parte del Nucleo Speciale Polizia Valutaria di informazioni sulle operazioni avvenute attraverso i circuiti di money transfer riferiti ad 11 fra i maggiori istituti di pagamento nazionali: sono state analizzate operazioni effettuate tra il 2010 e il 2011 per un totale di circa 10 miliardi di euro, per oltre un terzo delle quali è stato impossibile risalire ai reali mittenti e destinatari.

Un baratro sfruttato massicciamente per far circolare denaro di dubbia provenienza. 
Le Fiamme Gialle sono state affiancate per l'analisi da funzionari della Banca d'Italia e supportati da tecnici per l'elaborazione di decine di milioni di dati.

Le indagini, che non sono ancora concluse, hanno fatto emergere che il 35% dei flussi di denaro già verificati è risultato frutto di riciclaggio, proveniente da traffico di droga ed immigrazione clandestina, ricettazione e abusivismo finanziario, in uno schema che vede l'apporto fondamentale degli agenti in attività finanziaria presenti sul territorio.

L'attenzione degli inquirenti si focalizza sul ruolo degli istituti di pagamento, che dati gli esiti, sembra non abbiano posto in essere i necessari presidi antiriciclaggio per prevenire il pericoloso fenomeno. 

 

Oct
17
2012

Il Sole 24 ore - In banca il silenzio è punito. Corretto l'art 23 del Dlgs 231/2007: obbligo di astensione

Questa la novità del decreto legislativo 169 del 19 settembre 2012, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» il 2 ottobre, che corregge il decreto antiriciclaggio, in particolare l'articolo 23 del Dlgs 231/2007.

 

In banca la mancanza d'informazioni comporta da oggi l'astensione dal rapporto o dall'operazione in corso. Questa la novità del decreto legislativo 169 del 19 settembre 2012, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» il 2 ottobre (si veda «Il Sole 24 Ore» del 22 settembre), che corregge il decreto antiriciclaggio, in particolare l'articolo 23 del Dlgs 231/2007. Se fino a ieri i destinatari del decreto legislativo 231/2007 erano chiamati ad astenersi, al momento dell'instaurazione del rapporto, nel caso in cui non fossero stati in grado di rispettare gli... continua

Ranieri Razzante - Il Sole 24 Ore

Oct
11
2012

UIF - Riciclaggio e corruzione. Prevenzione e controllo tra fonti interne e internazionali

IL D.LGS. 231/2007 E LA NORMATIVA D’ATTUAZIONE. IL CONTRIBUTO DELL’UIF ALLA LOTTA ALLA CORRUZIONE

 

IL D.LGS. 231/2007 E LA NORMATIVA D’ATTUAZIONE. IL CONTRIBUTO DELL’UIF ALLA LOTTA ALLA CORRUZIONE 

Giovanni Castaldi 

Direttore dell’Unità di informazione finanziaria (UIF)

 

Riciclaggio e corruzione. Prevenzione e controllo tra fonti interne e internazionali 

Le cronache giudiziarie evidenziano quanto possa essere spregiudicata la strumentalizzazione delle istituzioni pubbliche e finanziarie a fini di corruzione e riciclaggio. Si tratta di reati di particolare pericolosità sociale: non solo determinano distorsioni nell’economia legale, alterando la parità concorrenziale e l’efficacia dei controlli pubblici, ma, specie in periodi di crisi come quello attuale, possono giungere a incrinare la stessa fiducia dei cittadini nei valori democratici...leggi tutto 

 

Jul
27
2012

UIF - Bollettino semestrale Gennaio - Giugno 2012

Nel primo semestre del 2012 la cospicua crescita delle segnalazioni di operazioni sospette inoltrate all’UIF: sono state infatti 34.458 le segnalazioni pervenute attraverso il nuovo sistema di raccolta e gestione “RADAR”, con un incremento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 44,3%.

 

È proseguita nel primo semestre del 2012 la cospicua crescita delle segnalazioni di operazioni sospette inoltrate all’UIF: sono state infatti 34.458 le segnalazioni pervenute attraverso il nuovo sistema di raccolta e gestione “RADAR”, con un incremento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 44,3%. 

Per la prima volta si è assistito a una robusta crescita - anche se i valori assoluti restano modesti - delle segnalazioni inoltrate dai professionisti e operatori non finanziari, passate da 223 nel primo semestre 2011 a 1113 nel primo semestre dell’anno in corso, soprattutto per il contributo dato dal notariato (dalle 195 nell’intero 2011 a 844 nel periodo in esame).  

leggi il testo integrale - documento 

 

RecentComments

None